Il Bonus Elettrodomestici 2025, introdotto dal Ministero del Made in Italy, mira a incentivare la sostituzione dei vecchi apparecchi con elettrodomestici di nuova generazione, più efficienti e sostenibili dal punto di vista energetico. Per ottenere il contributo è necessario consegnare al venditore un elettrodomestico della stessa tipologia ma di classe energetica inferiore, che verrà poi smaltito correttamente per il riciclo, condizione indispensabile per beneficiare dell’agevolazione.

In cosa consiste il Bonus Elettrodomestici 2025 e come ottenerlo?

La misura è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico fino a un massimo di 100 euro o di 200 euro se il richiedente ha un ISEE inferiore a 25mila euro. Il voucher verrà concesso agli utenti maggiorenni e sarà spendibile presso il venditore per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare, con conseguente riduzione del prezzo finale di vendita pagato dall’utente finale.

Nel decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale si legge che presto saranno indicate le tempistiche di attivazione dell’iniziativa, la durata, il funzionamento della piattaforma informatica, le attività di trattamento dei dati personali, i criteri di verifica e controllo eseguiti da parte dei soggetti gestori. L’ipotesi più gettonata è che si proceda tramite un click day, in quanto è stato stabilito che sarà rispettato l’ordine temporale di presentazione delle domande. Il riconoscimento del contributo – chiarisce il decreto – è subordinato all’effettiva disponibilità di risorse finanziarie.

Inoltre, una volta effettuate le verifiche dei requisiti, la piattaforma informatica confermerà all’utente il diritto al riconoscimento del contributo e ne indicherà l’importo massimo attraverso il rilascio di un voucher, avente una validità limitata nel tempo dal momento dell’emissione, associato al codice fiscale dell’utente finale richiedente. Il Bonus Elettrodomestici viene gestito dalla Società PagoPa, con attività istruttorie e monitoraggio affidate ad Invitalia.

Quali apparecchi rientrano nel Bonus elettrodomestici 2025?

Al fine di identificare univocamente gli elettrodomestici oggetto della presente iniziativa, nel decreto attuativo è stato istituito un apposito elenco informatico, elaborato sulla base di una dichiarazione sostitutiva di autocertificazione e di atto di notorietà, rilasciata da ciascun produttore.

Il primo requisito è quello dell’efficienza energetica che dovrà essere così distinta per ciascuna categoria di prodotto:

  • lavatrici e lavasciuga di classe energetica non inferiore alla A secondo quanto previsto dal regolamento delegato (UE) 2019/2014;
  • forni di classe energetica non inferiore alla A secondo quanto previsto dal regolamento delegato (UE) n. 65/2014;
  • cappe da cucina di classe energetica non inferiore alla B, secondo quanto previsto dal regolamento delegato (UE) n. 65/2014;
  • lavastoviglie di classe energetica non inferiore alla C secondo quanto previsto dal regolamento delegato (UE) 2019/2017;
  • asciugabiancheria di classe energetica non inferiore alla C secondo quanto previsto dal regolamento delegato (UE) 2023/2534;
  • frigoriferi e congelatori di classe energetica non inferiore alla D secondo quanto previsto dal regolamento delegato (UE) 2019/2016;
  • piani cottura conformi ai limiti di prestazione di efficienza energetica previsti al punto 1.2 dell’allegato I del regolamento (UE) n. 66/2014.

Il secondo requisito fondamentale è il luogo di produzione dell’apparecchio che si intende sostituire. Secondo quanto previsto dalla normativa, l’elettrodomestico deve essere necessariamente realizzato all’interno di uno stabilimento che ha sede in un Paese membro dell’Unione Europea.

Da Notai.it